Cairo-Alessandria

GO AND WAY

DESCRIZIONE

Il Cairo ed Alessandria sono due metropoli collegate da un'autostrada che solca il deserto per 300 km circa .

Nel mio primo viaggio ho percorso questa strada in auto, di notte e mi ha colpito il buio interrotto dalle fiammelle delle raffinerie, la varietà di veicoli che si incontrano (dal carretto trainato da un asino al tir) ma più di ogni cosa mi ha colpito il fatto che esiste un solo punto di sosta dopo circa 150km di strada.

Durante il ritorno ho notato che per lunghi tratti di strada non esistono altro che enormi cartelloni pubblicitari delle multinazionali e oasi di palme a perdita d'occhio.

In totale contrasto vi erano strutture spontanee “informali” create dai locali.

Inizialmente non riuscivo a comprenderle finché il mio autista si è fermato per comperare acqua e biscotti da un carretto: in quel momento ho capito che era possibile, nonostante la mancanza di strutture di sosta convenzionali, trovare assistenza.

Sono ritornato in un secondo viaggio per approfondire ed ho trovato molto interessanti le dinamiche messe in atto dai diversi commercianti di strada, ad esempio lungo la strada si trovano cataste di ruote così se capita di forare non viene aggiustata la gomma dell'auto ma cambiata con un'altra più o meno simile già munita di cerchio e pronta al montaggio. La ruota forata verrà aggiustata a casa dal gommista e riportata il giorno successivo sulla strada per un nuovo cambio.

Il venditore di arance ha adottato una strategia commerciale ancora più interessante: per permettere di rallentare dispone cassette di frutta a partire da circa 150 metri dalla reale postazione di vendita così da permettere l'elaborazione da parte dell'avventore ed in modo da sopperire alla mancanza di comunicazione.

Le stesse dinamiche si ripetono per altri generi di prima necessità.

La cosa che mi ha appassionato ed incuriosito è lo sfalsamento fra la comunicazione delle multinazionali che si muove su cartelloni da 6x10 senza offrire nulla di reale e l'ingegno delle persone fisiche che riempono i buchi dei disservizi e che conoscono le abitudini alimentari e le necessità dei fruitori dell'autostrada.

Questa strada assume per me una grande valenza, quella del viaggio fra due città divise da un nulla che si carica di meccanismi formali ed informali.