Architettura del mito
46 bed places
46 bed places
capri wall
Paesaggio del mito
myth' skyline

Capri B&B

Behind and beyond, a cura di Adriana Rispoli

DESCRIZIONE

Artisti diversi per generazione e origine, Raffaela Mariniello e Eugenio Tibaldi muovono da estetiche differenti che tuttavia nascono da presupposti e indagini affini, come la sensibilità per le periferie, l’attenzione alle microeconomie e una idea di bellezza che ribalta il senso comune.

La mostra si compone di 20 opere, tra fotografie, installazioni e collage, la maggior parte realizzate site-specific, create partendo da una riflessione comune sull’isola di Capri, sugli scorci non convenzionali dell’Isola Azzurra, sul rapporto tra l’uomo e la natura da cui si genera il mito che l’avvolge e l’aura leggendaria che attira anche il turismo di massa che travolge questa perla del Mediterraneo. 

Gli artisti, ognuno secondo il proprio specifico modus operandi, hanno lavorato su aspetti diversi del territorio, risiedendo a Capri per alcuni periodi, per creare un’osmosi con l’isola ed i suoi abitanti. 

L’obiettivo della mostra Capri B&B  – acronimo di behind & beyond e sigla di un turismo differente – è di offrire al pubblico una visione dell’isola attraverso lo sguardo non convenzionale degli artisti, che ne smascherano con ironia la “scenografia” grazie alla quale tutto si presenta così straordinariamente perfetto e di evidenziare, allo stesso tempo, il valore del  lavoro umano che talvolta è dietro le quinte.

Spiccano nella mostra le grandi opere 46 bed places di Eugenio Tibaldi e Capri Teorema di Raffaela Mariniello. La prima, installata nel Giardino del Priore, è una vera e propria scenografia monumentale dal valore ambivalente, la cui complessità, estetica e concettuale, risiede nel fronte, dipinto con sapienza e nel retro, dove spuntano a vista le impalcature di tubi innocenti, uno dei tratti distintivi della poetica dell’artista che non nasconde l’origine povera del supporto. 

46 bed places sublima il concetto della mostra offrendo la rappresentazione dell’icona di Capri, i Faraglioni, il cui mito è incrementato dai viaggiatori, ma è contemporaneamente sostenuto dal lavoro dell’uomo, in una sorta di manutenzione/sostegno sia mentale che pratico. 

Ad essa si raffronta l’installazione fotografica Capri Teorema di Raffaela Mariniello, composta da 32 immagini di diverso formato, una narrazione visiva personalissima che percorre una Capri diversa da quella a cui siamo abituati, attraversando alcune zone più segrete dell’isola, le meno battute dal turismo, zone in cui,  come sempre nel lavoro dell’artista, l’uomo è solo di passaggio  ma se ne leggono le tracce, nel bene e male.  E’ chiaramente una Capri diversa, oggetto di un racconto alla luce lunare tracciato sul confine del passaggio stagionale. Tra paesaggi surreali e percorsi abbandonati spiccano delle incredibili still life di “installazioni spontanee”, catturate lungo la marina e in percorsi campestri, micro incursioni nella realtà, che sembrano tradire quell’aspetto di mito, di luogo del desiderio caro a tanti visitatori.  

Il connubio ideologico e formale dei due artisti è sintetizzato nell’opera Capri B&B, un lavoro a quattro mani in cui il tipico intervento di Eugenio Tibaldi di sottrazione attraverso la pittura bianca avviene su uno scatto fotografico di Raffaela Mariniello. Il soggetto che ha catturato l’attenzione di entrambi è l’Arco Naturale, un altro tra i principali simboli dell’isola Azzurra, attualmente in fase di restauro. Quest’opera perturbante, insieme familiare e respingente, diventa un paesaggio straniante, una sorta di meteora, è il simbolo dell’unione tra l’uomo e la natura, dell’impegno necessario per il mantenimento di una bellezza idealizzata.

A cura di Adriana Rispoli